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Impianti di distribuzione carburanti

Gli impianti di distribuzione carburanti sono aree adeguatamente attrezzate, di proprietà pubblica o privata, destinate alla distribuzione di carburanti per autotrazione; tali impianti possono essere realizzati ad uso “pubblico” o ad “uso privato” per l’esclusivo rifornimento dei mezzi di una ditta privata.

L’attività inerente all’installazione e all’esercizio di un impianto di carburanti, dal 1998 è passata alla competenza del Comune che provvede a rilasciare apposita “autorizzazione”.

L’autorizzazione rilasciata dal comune ha durata illimitata, salvo revoca nei casi previsti dalla normativa vigente, ed è soggetta a solo “collaudo” allo scadere dei 15 anni dal rilascio.

Il rilascio è subordinato, oltre che al rispetto della normativa nazionale, regionale e delle disposizioni regolamentari comunali, all’ottenimento dei pareri positivi degli altri Uffici Comunali coinvolti nella procedura, nonché degli Enti Esterni quali Vigili del Fuoco, Agenzia delle Dogane, ASL, ARPA, Provincia (nel caso l’impianto si collochi su tratti provinciali).

Modulistica

Informazioni

Chi può presentare l’istanza
Deve essere presentata dal legale rappresentante, in caso di società, o dal soggetto, persona fisica, titolare della ditta individuale, o da un delegato appositamente designato tramite procura.

A chi deve essere presentata
Allo sportello competente per il territorio in cui si svolge l’attività o è situato l’impianto oggetto dell’attività produttiva o di prestazione di servizi.

Come deve essere presentata
L’istanza deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso questo portale.

Requisiti morali
Per esercitare una attività di impianto di distribuzione carburanti, occorre essere in possesso dei requisiti morali previsti dalla normativa antimafia.

Requisiti professionali: non sono richiesti specifici requisiti professionali.

Disponibilità dei locali/area: avere la disponibilità dei locali/area in cui si intende esercitare l’attività.

Conformità dei locali: i locali dove si intende svolgere l’attività devono avere caratteristiche costruttive conformi al regolamento edilizio ed alla strumentazione urbanistica comunale, nonché al Testo Unico per l’edilizia (agibilità, prevenzione incendi, normativa urbanistica, barriere architettoniche, norme igienico-sanitarie, ecc.), rispettare le norme in materia di gestione dei rifiuti, impatto sulla viabilità, tutela dell’inquinamento acustico (impatto acustico) nei casi richiesti ed avere una destinazione d’uso compatibile con l’attività stessa che dovrà essere verificata prima della presentazione della pratica sul portale.

Rispetto delle norme: l’attività deve essere svolta nel rispetto delle norme applicabili all’attività oggetto della pratica e delle relative prescrizioni in materia di igiene pubblica, igiene edilizia, tutela ambientale (atmosfera), tutela del paesaggio, tutela della salute nei luoghi di lavoro, sicurezza degli impianti, sicurezza alimentare, regolamenti locali di polizia urbana annonaria, ecc.

Registro imprese: l’impresa deve essere iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio (l’unità locale deve essere iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio entro un massimo di 30 giorni dalla data di avvio dell’attività).

Collaudo: il collaudo deve essere effettuato con una cadenza quindicennale, ed è disposto dal Comune competente, su richiesta del titolare dell’autorizzazione, mediante istituzione e convocazione di un’apposita commissione.
I nuovi impianti e le parti modificate non necessitano del collaudo disposto dal Comune. Per la messa in esercizio di nuovi impianti e delle parti modificate occorre che il titolare dell’autorizzazione fornisca al Comune idonea autocertificazione e perizia attestante il rispetto del progetto approvato e delle norme vigenti.

Autorizzazione Provincia: nel caso l’impianto si collochi su tratti provinciali occorre munirsi di apposita autorizzazione per l’impianto di insegne e per gli accessi carrai.

Altre Autorizzazioni:

  • Vigili del Fuoco: per tutti gli adempimenti richiesti a garanzia della sicurezza dell’impianto;
  • ARPA-Ambiente: per adempimenti relativi all’inquinamento ambientale, in base alla normativa vigente;
  • INAIL (ex ISPELS)-Sicurezza sui luoghi di lavoro: adempimenti INAIL e relativi all’impiantistica.

I costi per avviare l’istanza sono composti da:

marca da bollo di valore vigente (ove dovuto);
diritti SUAP (se richiesti);
diritti di istruttoria dei vari Enti coinvolti (se richiesti).

Per informazioni riguardo la modalità di pagamento vedere sezione Pagamenti.

Nel corso del procedimento l’interessato può prendere visione degli atti del procedimento e presentare memorie scritte e documenti. Nei confronti del provvedimento finale è possibile avvalersi delle tutele amministrative e giurisdizionali previste dall’ordinamento vigente.

Nel caso l’utente sia autenticato è possibile consultare le informazioni dalla sezione La mia scrivania > Le mie pratiche > Presentate.

Ultima modifica: 11 Aprile 2024 alle 15:15

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